Non siamo tutti uguali. Di conseguenza, non apprendiamo tutti allo stesso modo.
L’apprendimento è un affare serio!
E’ importante per una relazione soddisfacente con lo studio essere a conoscenza di questi capisaldi. Pronti?
Stili di apprendimento
Lo stile di apprendimento è la tendenza di una persona a preferire un certo modo di apprendere (…) riguarda la sua modalità di percepire e reagire a compiti legati all’apprendimento attraverso la quale sceglie e mette in atto comportamenti e strategie. (Cadamuro, 2004)
Quindi, gli stili di apprendimento possono riguardare:
- Preferenza del luogo in cui apprendere
- Preferenza dei tempi
- Canali sensoriali coinvolti (uditivo, visivo, cinestesico…)
- Stili cognitivi (impulsivo/riflessivo, globale/analitico,…)
- Tratti socio-affettivi dello studente
Canali sensoriali.. Canali che?
Il canale sensoriale è la porta di accesso per le informazioni provenienti dall’esterno che vogliamo apprendere.
Possiamo distinguerne 4 gruppi:
Canale VISIVO VERBALE: ci indica la preferenza per la lettura e la scrittura, quindi, si impara leggendo, rileggendo appunti o riassunti.
Canale VISIVO NON VERBALE: ci indica la preferenza per le immagini, quindi, via libera a mappe, diagrammi, usare i colori per evidenziare le parti del testo più importanti. Qui rientra il “visual learning” cioè la memoria visiva, ad esempio abbinare a quanto letto delle immagini mentali.
Canale UDITIVO: è il preferito di chi apprende ascoltando, quindi, restare attenti alle spiegazioni in classe, confrontarsi con i compagni, sono momenti molto importanti e proficui per imparare nuovi argomenti. Ndr una mia compagna dell’università imparava proprio così, che invidia!
Canale CINESTESICO: riguarda la preferenza di apprendere attraverso la pratica. Via libera alle esperienze dirette, in cui tutti i sensi si mettono in gioco.
Strategie per ciascun canale sensoriale
Ogni canale sensoriale ha delle strategie da adottare e per così poi valorizzare lo stile di apprendimento.
Perché le strategie sono così tanto importanti da conoscere e poi da applicare?
Perchè ci indirizzano su quali azioni possiamo utilizzare quando studiamo per farci studiare MEGLIO. Più ci conosciamo, più sappiamo qual è il canale sensoriale da noi preferito, più siamo efficaci nello studio.
Vediamo alcune strategie per ciascuno stile:
Per lo stile VISIVO-VERBALE → impara leggendo
- prendere appunti in classe e rileggerli nel pomeriggio
- fare riassunti di quello che bisogna studiare
- fare un elenco con i punti salienti degli argomenti da ricordare
Per lo stile VISIVO-ICONOGRAFICO → impara con la memoria visiva (immagini, simboli, mappe, diagrammi, fotografie)
- usare il colore per evidenziare le parti del testo salienti
- fare le mappe di quanto studiato
- creare immagini mentali di quanto è stato letto o ascoltato
- usa simboli e abbreviazioni
Per lo stile UDITIVO → impara ascoltando
- stare attenti in classe e ascoltare con attenzione
- registrare le lezioni (previo consenso dell’insegnante)
- registrarsi mentre si ripete ad alta voce l’argomento da studiare
- riascoltare la registrazione, mentre si cammina, in autobus, o quando possibile
- lavorare in coppia con un compagno
Per lo stile CINESTESICO → impara facendo
- programmare delle pause dallo studio, svolgendo attività corporee: una passeggiata, alzarsi dalla scrivania e fare le scale, alzarsi e andare a bere dell’acqua in cucina, etc
- cercare di trasformare l’argomento di studio in attività pratica, ad esempio: usare la pasta per imparare a fare le addizioni, usare i soldi, etc
Gli stili cognitivi
Boscolo li definisce: “Modalità di elaborazione dell’informazione che la persona adotta in modo prevalente, che permane nel tempo e si generalizza a compiti diversi”.
Sempre più le ricerche ci dicono come il processamento dell’informazione avvenga sulla base dello stile cognitivo della persona.
Prima di spiegarli nel dettaglio è importante sottolineare come ognuno di noi utilizzi tutti gli stili, in base alla necessità e alle situazioni. Questo è importante perchè ci permette di avere molte risorse e rende ogni stile utile.
Qui di seguito i principali:
- Globale/analitico
Lo stile globale permette di focalizzarsi sulla visione d’insieme, cosa che invece non accade nello stile analitico in cui si preferiscono i particolari.
- Sistematico/intuitivo
Lo stile sistematico procede un punto alla volta mentre lo stile intuitivo prima si formula un’ipotesi che poi cerca di confermare.
- Verbale/visuale
Lo stile verbale preferisce i testi, parole chiave mentre lo stile visuale preferisce le immagini mentali, schemi o grafici/mappe.
- Impulsivo/riflessivo
Lo stile impulsivo ha tempi decisionali rapidi mentre lo stile riflessivo è lento e accurato.
- Dipendente dal campo/indipendente dal campo
Lo stile dipendente dal campo necessita di un’organizzazione dello spazio che genera un’organizzazione mentale. Lo stile indipendente dal campo non è influenzato dall’ambiente circostante.
- Convergente/divergente
Lo stile convergente si basa sulla logica e sulle informazioni a disposizione mentre lo stile divergente utilizza la creatività e il pensare fuori dagli schemi.
- Proposizionale-formale/intuitivo-concreto
Lo stile proposizionale-formale procede secondo logica mentre lo stile intuitivo-concreto richiede l’utilizzo di una modalità più legata all’intuito.
L’importante non è avere lo stile di apprendimento, cognitivo e canale sensoriale perfetto.
L’importante è conoscere il proprio modo di apprendere, raccogliere più informazioni a riguardo e utilizzare un ventaglio di strategie più mirate!
E’ importante che queste conoscenze siano a disposizione anche del tutor dell’apprendimento che saprà fornire e indicare gli strumenti più adeguati al proprio studente.
Infatti, nel nostro servizio di Doposcuola chiediamo ai nostri ragazzi di compilare un questionario proprio su questi aspetti.