Quando si parla di emozioni è importante sapere cosa sono, quali sono le loro funzioni e come funzionano.

Altrettanto fondamentale è sapere la differenza tra i più comuni termini che utilizziamo quando proviamo le emozioni: emozione, stato d’animo, umore e sentimento.

Inoltre, abbiamo posto l’accento sull’importanza di quanto sia importante per i nostri bambini, acquisire una propria cultura emotiva, in quanto è il prerequisito per essere emotivamente competenti.

Cos’è la competenza emotiva

La competenza emotiva è un insieme di abilità necessarie alla vita quotidiana, soprattutto negli scambi interpersonali.

8 abilità che rendono il bambino emotivamente competente

  1. Consapevolezza del proprio stato emotivo.
  2. Capacità di riconoscere e discriminare le emozioni altrui.
  3. Abilità nell’utilizzare il lessico emotivo solitamente disponibile nella propria (sotto)cultura e, a un livello più avanzato, capacità di acquisire script emotivi legati ai diversi ruoli sociali.
  4. Essere in grado di coinvolgimento empatico nelle esperienze emotive dell’altro.
  5. Capacità di comprendere che lo stato emotivo interiore non corrisponde necessariamente alla manifestazione emotiva esteriore sia in se stessi sia nelle altre persone e, a livelli più avanzati, consapevolezza dell’impatto sociale che i propri comportamenti emotivi possono avere sull’altro e capacità di tenerne conto nelle strategie di presentazione di sé.
  6. Abilità di affrontare in maniera adattiva le emozioni negative e angoscianti usando strategie di autoregolazione che tendono a ridurne l’intensità o la durata temporale.
  7. Consapevolezza che le relazioni sono definite in larga misura dal modo in cui le emozioni sono espresse e dalla reciprocità delle emozioni al loro interno.
  8. Capacità di autocontrollo emotivo; in altri termini, avere il controllo e padroneggiamento delle proprie esperienze emotive e saperle accettare.

(Saarni, 1999).

Le 8 abilità non sono le uniche competenze richieste, perchè nell’acquisizione della competenza emotiva giocano un ruolo fondamentale fattori quali il temperamento, l’interazione familiare e quella sociale.

Controllo e regolazione emotiva non sono la stessa cosa

La regolazione è un concetto che si avvicina a quello di controllo, anche se non risulta interscambiabile con esso: vedremo che, a volte, proprio la presenza del controllo emotivo segnala una scarsa abilità di regolazione.

Cos’è la regolazione emotiva

La regolazione emotiva è quel processo che consente agli individui di attingere alle loro risorse psicologiche per rispondere in maniera adattiva e flessibile alle richieste dell’ambiente.

L’emozione è un sofisticato sistema di monitoraggio delle relazioni fra l’individuo e il suo ambiente. In quanto ci segnala quali sono le risposte soggettivamente più salienti e quali sono le risorse soggettive che possono essere messe in campo per modificare, interrompere, mantenere o incrementare queste relazioni. Il processo che permette l’azione di monitorare, valutare, modificare e, in generale, mediare la risposta emotiva prende il nome di regolazione emotiva.

Quali strategie di autoregolazione utilizzare?

In base all’età possiamo individuare delle strategie per aiutare l’autoregolazione e le strategie di coping. Vediamole insieme.

Strategie di autoregolazione e di coping in età prescolare

Strategie di autoregolazione e di coping in età scolare

Qual è la strategia più importante?

Per i genitori e gli adulti che ruotano intorno ai bambini, la strategia più funzionale da mettere in atto è la “sintonizzazione emotiva”. Ovvero comprendere e condividere gli stati emotivi di un’altra persona.

  • Usare un tono di voce amorevole
  • Comprendere come si sente
  • Fare da specchio
  • Un contatto fisico affettuoso, delicato
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