“Ciò che i ragazzi sanno fare insieme oggi, domani sapranno farlo da soli”
Lev Semënovič Vygotskij
Questa celebre frase di Vygotskij rappresenta una delle caratteristiche fondamentali del Nostro Doposcuola Specialistico e in generale di tutti i gruppi psicoeducativi, siano essi legati all’apprendimento ma non solo; stiamo parlando del cooperative learning, cioè l’apprendimento cooperativo. Sono molte le esperienze di ricerca che dimostrano come nei gruppi di studio nei quali si utilizzano forme di apprendimento cooperativo i risultati migliorino in modo evidente.
Cooperative learning
Il Cooperative Learning costituisce una specifica metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso.
Lo psicologo che gestisce il gruppo, assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi che per essere raggiunti, richiedono il contributo personale di tutti. Gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento.
Nei gruppi di apprendimento cooperativo i ragazzi sono protagonisti di tutte le fasi del loro lavoro, dalla pianificazione alla valutazione, mentre l’adulto è soprattutto un facilitatore e un organizzatore dell’attività di apprendimento.
Quali sono i vantaggi?
La ricerca mostra che il Cooperative Learning presenta di solito questi vantaggi:
- Migliori risultati: i ragazzi lavorano più a lungo sul compito e con risultati migliori, migliorando la motivazione intrinseca e sviluppando maggiori capacità di ragionamento e metacognitive;
- Relazioni più positive tra i pari: i ragazzi sono consapevoli di quanto sia importante il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi comuni sviluppando così il rispetto reciproco e lo spirito di squadra;
- Maggiore benessere psicologico: un maggiore senso di autoefficacia e di autostima che gli aiuta a tollerare meglio le difficoltà e lo stress.
Quali elementi rendono efficace la cooperazione?
I cinque elementi che rendono efficace la cooperazione sono:
- L’interdipendenza positiva, per cui si impegnano per migliorare il rendimento di ciascun membro del gruppo, il successo individuale è strettamente legato al successo della squadra;
- La responsabilità individuale e di gruppo: il gruppo è responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi ed ogni membro è responsabile del proprio apporto al gruppo;
- L’interazione costruttiva: gli studenti devono relazionarsi in maniera diretta per lavorare, promuovendo e sostenendo gli sforzi di ciascuno e rinforzandosi a vicenda per i successi ottenuti;
- L’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo: i ragazzi si impegnano nei vari ruoli richiesti dal lavoro e nella creazione di un clima di collaborazione e cooperazione.
- La valutazione di gruppo: il gruppo valuta i propri risultati e il proprio modo di lavorare e si pone degli obiettivi di miglioramento.
Il gruppo psicoeducativo con i DSA
Il gruppo pscoeducativo con bambini e ragazzi con DSA e difficoltà di apprendimento consiste in attività di gruppo che aiutano gli studenti nello svolgimento dei compiti quotidiani e nell’acquisizione di strategie di studio personalizzate ed efficaci. I ragazzi vengono affiancati da psicologi qualificati, che attraverso metodi didattici attivi e partecipativi e strategie efficaci cercano di rendere il ragazzo il protagonista del proprio processo di apprendimento. L’acquisizione di un metodo di studio in linea con le proprie caratteristiche gli aiuta a sperimentare un senso di autoefficacia, autonomia e benessere in un contesto, quello didattico, dove spesso si trovano in difficoltà e a disagio.
La psicoeducazione è un intervento che, in generale, fornisce informazioni che servono a generare nuovi significati e di conseguenza un cambiamento. Alcuni cambiamenti, sono infatti fondati proprio sul potere che una nuova informazione può avere nel promuovere una rilettura del proprio modo di porsi di fronte agli obiettivi.
Nel caso specifico dei disturbi dell’apprendimento, solitamente, il pacchetto valutazione e successiva riabilitazione dell’aspetto deficitario e delle risorse attivabili può permettere di raggiungere un buon livello di funzionamento.
Ma allora perchè inserire anche un intervento psicoeducativo?
Perché spesso il problema è “multi-livello”. Non riguarda solo gli aspetti cognitivi degli apprendimenti, ma anche quelli emotivi, motivazionali, sociali e comportamentali. Infatti gli studenti con DSA sono caratterizzati da un sistema metacognitivo estremamente carente con bassi livelli di attribuzione a fattori interni (impegno e abilità) e alti livelli di attribuzione a fattori esterni (compito, fortuna e aiuto), bassa autostima, bassa percezione di autoefficacia. Spesso una difficoltà di apprendimento può determinare una scarsa immagine di sé e bassi livelli motivazionali; viceversa, può accadere che bassi livelli di autostima determinino una prestazione scolastica inadeguata.
Si può intuire quindi, come sia necessario in molti casi prendere in carico non solo gli aspetti prettamente cognitivi e prestazionali del disturbo di apprendimento, ma anche (e forse soprattutto) quelli emotivi, motivazionali, sociali e comportamentali. Oltre all’intervento prettamente riabilitativo, in altre parole, è necessario un intervento che si occupi di ricomporre la “globalità” del bambino/ragazzo.
La nostra esperienza: Doposcuola Specialistico in piccoli gruppi
Vista l’importanza di lavorare non solo sugli aspetti cognitivi ma anche sugli aspetti emotivi, motivazionali, sociali e comportamentali ci è sembrato fin da subito fondamentale non tralasciare nessuno di questi elementi. Il nostro Doposcuola Specialistico quindi accoglie bambini e ragazzi, dai 6 ai 13 anni, che vengono inseriti in piccoli gruppi nello svolgimento dei compiti quotidiani e nell’acquisizione di strategie di studio personalizzate ed efficaci durante tutto l’anno scolastico. Il gruppo diventa anche uno “spazio relazionale” in cui sperimentare e affinare le proprie competenze sociali ed emotive promuovendo dinamiche positive. Inoltre il gruppo favorisce il cooperative learning cioè l’apprendimento cooperativo che permette di accrescere il senso di autoefficacia percepita.
Il compito quindi, che rappresenta l’aspetto più “prestazionale”, diventa un mezzo attraverso cui lavorare con bambini/ragazzi a 360° e che ci permette di accedere al loro mondo emotivo.