Ogni pomeriggio e weekend è la stessa storia: di fronte al momento dei compiti scattano sbuffi, rabbia, pianti, evitamento, passeggiate senza meta per casa, litigate. Ogni volta dovete lottare per farglieli fare. E siete stanchi.
Con la crescita dei figli, cambiano anche le sfide a cui, come genitori, vi ritrovate a dover affrontare. Svolgere i compiti a casa, capita sempre più spesso, rientri tra una di queste. Ammettiamolo fare i compiti a casa: che tragedia.
I compiti a casa: le aspettative dei genitori
In consulenza spesso i genitori, tra i vari temi difficoltosi per la gestione in famiglia, riportano proprio il momento dei compiti pomeridiani.
Le frasi che più spesso ci vengono dette in consulenza sono:
“Ma che ci vuole a farli”
“Quando poi si impegna è una scheggia, li finisce in pochi minuti”
“D’altronde è il suo lavoro, io vado in ufficio, lui deve fare quello”
“Se non mi siedo affianco a lui non fa nulla”
E’ capitato anche a voi di dire o pensare una (o più) di queste affermazioni?
Intanto mi preme rassicurarvi: non siete gli unici. Sempre più spesso, in questi anni, queste tematiche vengono affrontate dai genitori.
Come sta lo studente?
La prima cosa che dobbiamo ricordarci è che vostro figlio o figlia è uno studente.
“La mente non è una vaso da riempire, ma un fuoco da accendere”
Plutarco
Se i genitori ci riportano quanto appena descritto, dall’altra parte vediamo bambini e ragazzi sempre più “spenti” nella loro voglia di apprendere, passivi, demotivati e stanchi.
Ci sono molti aspetti che entrano in gioco e infatti ne parleremo durante la conferenza del 03 ottobre 2023. Di uno ve ne voglio parlare subito.
Ma noi adulti come possiamo aiutarli?
E’ importante che aiutiamo i nostri bambini e ragazzi a diventare protagonisti del loro apprendimento. Talvolta vengono messe in atto azioni che il genitore non si rende conto che vanno nella direzione opposta a quanto vorrebbe.
Il primo passo è diventare consapevoli di queste azioni.
Vi faccio qualche esempio:
finire i compiti al posto loro, ritrovarsi a mezzanotte a finire la tavola di tecnica mentre vostro figlio dorme, suggerire di copiare da un compagno perchè non ha finito i compiti, fargli fare nuovamente un tema perchè non è scritto bene.
Vi assicuro sono solo alcuni esempi di ciò che ho sentito in questi anni.
Approfittiamo di questo momento per due riflessioni. Poniamo il caso: il genitore finisce i compiti al posto del proprio figlio.
Prima domanda: per chi lo state facendo?
Seconda domanda: che cosa gli state comunicando?
Strategie
Va da sé che le strategie sono altamente personalizzate perchè è importante capire come i genitori si affiancano al momento dei compiti. Un lavoro globale, sullo studente e sui genitori, porta risultati più duraturi.
Gli obiettivi, quindi, da raggiungere possono essere molti. Parlatene insieme e sceglietene un paio di urgenti e muovetevi su quelli. Una volta raggiunti, potrete spostarvi su altro.
L’autonomia, è uno tra quelli più citati, ma ricordiamo che è una meta, non può essere un bagaglio già acquisito e consolidato. Va insegnata. Ma soprattutto vanno accompagnati a scoprirla e perseguirla.
Il 03 ottobre terremo una conferenza e approfondiremo questo tema.
Conferenza gratuita sull’apprendimento: apprendere efficacemente e divertendosi
Martedì 03 Ottobre 2023 terremo una conferenza proprio sui temi riportati in questo articolo. Dando spazio, non solo ai compiti a casa, ma anche a cosa sono e come riconoscere i DSA, i disturbi specifici dell’apprendimento e all’importanza di un servizio specialistico come il Doposcuola.
Qui sotto trovate la locandina, vi aspettiamo numerosi.
